sabato 5 febbraio 2011

KEEP ON SMELLING! Peter De Cupere




Mettevo in ordine…ogni tanto è necessario! 

Il nuovo ufficio con quel new contemporary design, non si addiceva per niente a questo caos, confusione latente che è insita da troppo tempo dentro di me, dentro la mia vita, dentro la mia Italia ed il mio mondo…. 
Caos, delirio, esasperazione, difficoltà di porre dei punti e di portare a termine degli obbiettivi…tutto è estremamente frenetico ed io mi ritrovo a rincorrere la mia ombra irrefrenabile sempre tre o quattro passi in ritardo! 
Ma riordinare le proprie cianfrusaglie è un’ottima terapia per darsi una parvenza di equilibrio dinamico (statico proprio non ce la faccio!!!) 
Ed ecco che mi ritrovo tra le mani una miriade di inviti, depliant e brochure, ma una ed una soltanto attrae letteralmente tutti i miei sensi. 
Una strana puzza pervadeva l’ufficio e solo adesso ne comprendo l’origine. 

Tengo tra le mani l’invito “KEEP ON SMELLING” di Peter De Cupere e lo trovo estremamente esilarante. 
La grafica è ben ordinata e gradevole ma delle strane fialette in plastica invadono lo spazio del layout e ti invitano ad annusare…. 
Le apro tutte una ad una, in maniera quasi maniacale con la curiosità che mi spinge a sommare confusione al caos preesistente. 

Che odore! 
Dentifricio, mozzicone di sigaretta fumata… ma soprattutto puzza di essere umano… 

L'impatto degli odori associativo (ogni odore come una sinestesia evoca un determinato momento della vita), in combinazione con immagini visive, generano una sorta di meta-esperienza sensoriale che va oltre l’oggettivo vedere o annusare. 
L’artista Peter De Cupere dipinge aromi, produce oggetti olfattivi che spiazzano lo spettatore che in un primo momento si mostra cauto a causa dell’inconsapevolezza del profumo che inspirerà.
L’odore si investe così di una duplice essenza che non dà alle persone il tempo necessario per farsi riconoscere ma immediatamente avvolge l’individualità in un flusso soggettivo di ricordi e percezioni. 
Vi invito a visitare il sito perchè le esperienze proposte sono davvero variegate: 

Tenendo tra le mani l’ultima di queste fialette abbandono l’idea dell’estetica dell’artista e riprovo ad aprire…questa volta l’odore è terrificante… leggo attentamente ed il contenuto viene descritto come l’insieme di tutti gli odori di ogni essere umano….che puzza! 
Non riesco a non associare immediatamente l’esperienza di questa fialetta alla canzone di Giorgio Gaber “L’Odore” dove la puzza che invade l’uomo e lo rincorre ed avvolge ovunque egli sia, altro non è che l’essenza del borghese-conformista, dell’uomo che si fa da sé, che si sistema la vita, il lavoro, i rapporti, gli amori, e non trova più il tempo e la voglia di farsi domande.
Un uomo così, per Gaber, è proprio un uomo di merda! 

[...]
Come faccio con tutta la gente che mi ama e mi stima, 
Come faccio? 
Non c'è niente da fare la puzza è più forte di prima, 
Che schifo! 

Io che c'avevo tanti amici, sono uno che lavora, mi son fatto una carriera, 
Non è giusto che la perda, mi son fatto tutto da me, 
Mi son fatto tutto da me! 
Io che conosco tanta gente, son venuto su dal niente, 
C'ho una bella posizione, non è giusto che la perda, 
Mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me, 
Mi son fatto tutto da me... 

Mi son fatto tutto di merda!


Smile Room, 2010


OLFACTORY TREE, 2010



Smoking Room, 2010