lunedì 6 febbraio 2012

François Truffaut el suo ménàge a trois...

Cade oggi l'80° anniversario della nascita del grande regista François Truffaut...


Nato a Parigi il 6 febbraio 1932, Truffaut ha raccontato la bellezza e la brutalità dell'esistenza senza mai peccare di sentimentalismo o banalità...
Nelle 20 pellicole che compongono la sua filmografia si legge tutta l'autobiografia dell'artista ma anche il grande tema dell'amore, che ricorre mai banale e scontato dal triangolo bohemienne di Jules et Jim all'amore che si trasforma in follia di L'histoire d'Adèle H. fino al racconto della trasformazione delle relazioni attraverso il progresso sociale ed economico di Domicile conjugal, affermandosi così tra  i massimi maestri della Nouvelle Vague .

François Truffaut among his films collection, ca 1981 by Pierre Boulat
[Boulat collection] 



 
François Truffaut resta per me associato ineluttabilmente a quello che considero il suo miglior film Jules et Jim, dall'omonimo libro di Henri Pierre Roché che casualmente ho finito di rileggere proprio ieri....
Questo blog prende il nome proprio dall'affinità che mi lega a quella storia.... a quel ménàge a trois che poi ho riassaporato nella biografia di Lou Andreas-Salomé (con Paul Rée e Nietzsche).

Da qui il nome di Lou-Catherine!





Poi disse con gli occhi che brillavano:
<Guardaci bene, Jules!>
E ripartì portandosi Jim

Cosa era rimasto della Kathe allegra che vinceva le corse partendo al Due?

Le ceneri furono raccolte in due urne e riposte in un loculo che venne sigillato.
Fosse stato solo, Jules le avrebbe mischiate.
Kathe aveva sempre desiderato che le sue fossero gettate al vento dall'alto di una collina.
Ma non era permesso.

Quel finale così devastante, in cui ogni personaggio va fino in fondo al punto da schiacciare perfino se stesso, con quel secondo tuffo nella Senna, ogni volta mi sconvolge in un modo nuovo.
Oggi mi fa tornare alla mente un pezzo che amo, che fu scritto da Violeta Parra non molto prima di suicidarsi.


Omaggio  François Truffaut con questo inno alla vita.

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me dió dos luceros, que cuando los abro
Perfecto distingo, lo negro del blanco
Y en el alto cielo, su fondo estrellado
Y en las multitudes, el hombre que yo amo

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado el oído, que en todo su ancho
Graba noche y día, grillos y canarios
Martillos, turbinas, ladridos, chubascos
Y la voz tan tierna, de mi bien amado

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado el sonido, y el abecedario
Con el las palabras, que pienso y declaro
Madre, amigo, hermano y luz alumbrando
La ruta del alma del que estoy amando

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado la marcha, de mis pies cansados
Con ellos anduve, ciudades y charcos
Playas y desiertos, montañas y llanos
Y la casa tuya, tu calle y tu patio

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me dió el corazón, que agita su marco
Cuando miro el fruto del cerebro humano
Cuando miro el bueno tan lejos del malo
Cuando miro el fondo de tus ojos claros

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado la risa y me ha dado el llanto
Así yo distingo dicha de quebranto
Los dos materiales que forman mi canto
Y el canto de ustedes, que es el mismo canto
Y el canto de todos, que es mi propio canto
Y el canto de ustedes, que es mi propio canto.

sabato 4 febbraio 2012

VIP ART FAIR: l'arte contemporanea in un click!

Ha aperto da soli due giorni e già è bersaglio di chiacchiere ed opinioni divergenti....
Si chiama VIP ART FAIR 2.0 ed è la prima fiera d'arte contemporanea on line.
In pratica le migliori gallerie del mondo pagano un gettone (abbastanza caro per il servizio reso!) ed hanno la possibilità di esporre le opere del proprio stand in diretta in tutto il mondo 24 ore su 24.
Sembra quasi un giochino virtuale di architettura, dove con un click crei il tuo stand virtuale  (senza trasporti o montatori) e attendi che qualche collezionista interessato apra una trattativa via chat.
Sembra folle ma accade davvero.... si apre una finestra e qualcuno dall'altra parte del mondo ti chiede i dati per trasferirti il costo dell'opera che vuole acquisire....
Detta così sembra il pianeta delle giuggiole... in realtà in questi 7 giorni le gallerie  chiedono al proprio personale turni alternati tra il giorno e la notte per poter comprire un arco totale di 24 ore.... un bel tour de force che però ti permette di relazionarti a super miliardari in pigiama e senza trucco... in pratica un sogno! 
La noia però fa da protagonista quando per intere ore nessuno ti scrive una riga ma basta un solo click per fare risalire l'adrenalina a mille...
La delusione più grande è aver creduto fino al giorno precedente all'opening che al momento dell'accesso il tuo omino/donnina virtuale avrebbe potuto portare con sè un sacchettino dove mettere le opere più interessanti..... tutta una bufala, il sacchettino non c'era :(
Comunque è proprio vero che l'occasione fa l'uomo ladro e girando tra tutte queste gallerie la voglia di fare un piccolo business cresce....
Ecco cosa avrei messo nel mio sacchettino oggi.... se solo avessi potuto!

Mona Hatoum, Untitled (rack), 2011
 Courtesy Alexander and Bonin, New York

Damien Hirst, S-Lactoylglutathione, 2011
 Courtesy Gagosian Gallery, London / Hong Kong / Beverly Hills

Keith Haring, Retrospect, 1989
 Courtesy Pace Prints, New York

Louise Bourgeois, Janus, 2008
 Courtesy Serpentine Gallery, London
Ida Applebroog, Monalisa, 2009
 Courtesy HAUSER & WIRTH, New York, London, Zurich

Elmgreen & Dragset, The Fruit of Knowledge, 2011