sabato 30 aprile 2011

Beatificare il 1 Maggio...

É necessario prestare la massima attenzione per evitare al mondo di collassare su se stesso.
Come è possibile che dopo anni di rivolte e scontri per conquistare dei diritti basilari per ogni essere umano, che per vivere necessita di lavorare, si permetta alla Chiesa di interferire nella nostra memoria storica e civile?
Dal giorno in cui il 1 Maggio è stato proclamato festa dei lavoratori, una sola volta nella storia Italiana, tale festività è stata soppressa...  mi riferisco al ventennio fascista che optò per una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma.
Oggi come allora? 
La Beatificazione del Papa sembra celare un silenzioso nascondimento di una coscienza civile che a stento riesce ancora ad auto-spolverarsi.

 
Kendell Geers, Be:lie:ve, 2002

L'arte contemporanea con gli anni divorzia sempre di più dalla religione.
L'occultazione dei simboli delle religioni monoteiste e politeiste, nell'artista Kendell Geers, avviene attraverso l'uso di nastri di plastica, che avvolgono le sculture quasi a voler segnalare un pericolo imminente stringendo le figure in una morsa che toglie il fiato e che rappresenta la sublimazione del "velo dell'ideologia".
Oppure ricorrendo al  fuck motiv, con cui l'artista ricopre le sue opere con un gesto provocatorio che nella sua ridondante ed ineluttabile ripetizione perde tutta la sua violenza per divenire ornamento, linguaggio che pone l'uomo innanzi a domande introspettive capaci di irritare la propria coscienza esistenziale.

 
Kendell Geers, JesusFuckingChrist, 2006
 
Kendell Geers, Twilight of the Idols (Virgin Mary), 2002

Kendell Geers, Profanation (Goya), 2008

 Kendell Geers, Profanation (El Greco), 2008

Ma la dicotomia arte religione è presente anche in innumerevoli artisti di fama internazionale con una stessa dissacrazione dei simboli più sacri della tradizione cattolica.
Eccone una carrellata....

Egon Schiele, Suora e cardinale, 1912

 Oliviero Toscani

 Maurizio Cattelan, La Nona Ora, 1999

 Andres Serrano, Red Pope, 1990
 
Mentre gli artisti si battono per il diritto alla blasfemia quello che a me interessa è tenere vivo il ricordo di una storia operaia fatta di rivendicazioni, lotte verso la conquista di inequivocabili diritti.
Revolution is over? Si domanda amaramente l'artista Kendell Geers che con un corto circuito mette in scena la metafora spoglia dell'oppio di cui gli uomini continuano a nutrirsi.

 
Kendell Geers, Kultural Evolution 59, 2011

Io continuo a credere e sperare nell'educazione dei giovani e nel loro entusiasmo...
This is contemporary warts and all!

 
Kendell Geers, Kultural Evolution 62, 2011