martedì 11 ottobre 2011

La Cina è vicina

Ci sono esperienze che sublimano il passato e che riportano alla mente l'idea del tempo che scorre inesorabilmente.
Immaginatevi di trovarvi in una sala quasi deserta del ridotto di un teatro del Popolo (una stanza scoperta casualmente in tempi non troppo remoti!) della Toscana ed assistere alla proiezione del fantastico film di Marco Bellocchio "La Cina è vicina".

Chiudendo gli occhi potete ancora annusare l'odore della vecchia pellicola che scorre tra le mani di un anziano signore ed il rumore del rullo sciupato....

SUBODH GUPTA, There is always cinema (I), 2008
Courtesy Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin
Photo Ela Bialkowska





SUBODH GUPTA, There is always cinema (XVIII), 2008
Courtesy Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin
Photo Ela Bialkowska

Il tititititititit accompagna questa arcaica visione di una storia italiana che sembra tardare a ripetersi.
Un uomo politico trasformista Vittorio Gordini Malvezzi, professore di scuola media, viene nominato assessore. Nella sua vita entra il giovane Carlo, ragioniere militante del Partito Socialista Unificato.
Tra intrighi ed arrampicamenti sociali il giovane riesce a diventare l'amante di Elena (nonchè il futuro padre di suo figlio) giovane ereditiera libertina - sorella di Vittorio - che rifiuta le convenzioni e teme il matrimonio.  Dall'altra parte Giovanna, segretaria dell'assessore e fidanzata segreta di Carlo, dal quale si fa mettere incinta per farsi sposare dal professore, del quale nel frattempo era divenuta l'amante.
Un intreccio di intrighi animati da divertenti ed audaci interventi del maoista Camillo che ripetutamente tenta azioni sovversive contro il Partito Socialista.
Da segnalare un giovanissimo Alessandro Haber.

Una storia dell'Italia che fu... leggero ricordo dell'essenza perduta del fare politica.