lunedì 8 novembre 2010

Body and Critical Mass

Per la prima volta in un museo italiano ha luogo una esposizione dedicata ai disegni dell’artista inglese Antony Gormley, tra i più stimati scultori del panorama artistico contemporaneo.

Noto per l'attento esame con il quale indaga la figura umana nelle sue molteplici apparizioni scultoree, per la prima volta ammiriamo in Italia anche i suoi disegni nella mostra Drawing Space, a cura di Luca Massimo Barbero e Anna Moszynska che inaugura domani al Macro a Roma.

Uno strumento come quello del disegno permette all'artista Antony Gormley di realizzare un'analisi del residuo nella forma umana in una duplice dimensione che manca della tridimensionalità e che rende la figura umana contemporaneamente mancante ma attivamente presente.




Antony Gormley resta comunque uno dei più noti scultori inglesi contemporanei.
Nel 2007 è stato il primo artista a utilizzare l'imponente cortile interno del Madre, presentando un nuovo allestimento, rielaborato site-specific di una delle sue installazioni più famose e complesse “Critical Mass" del 1995. L'installazione mette in scena figure umane inerti in variegate posizioni l'una di spalle all'altra, contemporaneamente vicini e lontani in un complessivo silenzio non comunicazionale metafora della condizione umana nella società massificata.






Con le sue opere ha dato nuova vita all’immagine umana nella scultura, con un’approfondita ricerca sul corpo quale sede di memoria e trasformazione, utilizzando il suo stesso corpo come soggetto, strumento e materiale.