giovedì 14 ottobre 2010

Ai Weiwei, quando l'arte si fa impegno civile


Si chiama Sunflower Seeds, il mare di semi presentato dall'artista Ai Weiwei che ha innondato la Turbine Hall della Tate Modern di Londra.



Photocredit: Tate Photography
© Ai Weiwei


Un mare che coinvolge gli spettatori in una esperienza plurisensoriale molto toccante.
Perchè i semi si possono vivere con il proprio corpo, stendercisi sopra, rotolarcisi, nascondercisi.... come una spiaggia che si scontra con le onde del mare i visitatori incuriositi si sono lasciati trasportare e se ne sono viste davvero di tutti i colori.
Naturale è forse domandarsi quanto resisterà l'opera visto la semplicità di portarsi con sè un semino di Ai Weiwei, ma la bellezza di questo lavoro sta anche in questa capacità di coinvolgere interamente lo spettatore fino a porlo di fronte ad un dilemma etico: produzione artigianale o globalizzazione?
Il MADE IN CHINA si riscopre artigianato allo stato puro, ed ogni seme è stato prodotto come un  oggetto singolo ed irripetibile ma rassomigliante ai milioni di semi che compongono l'installazione.
L’artista ha commissionato il lavoro -che è durato circa due anni- a manodopera locale, retribuendo i lavoratori con compensi più che dignitosi, per ridare una chance economica alla città di Jingdezhen, un tempo nota per la produzione di porcellana destinata alla corte imperiale.
Alla fine dell'itinerario della mostra l'artista invitava gli spettatori a lasciare un segno con un proprio video... Ai Weiwei.Tate

This is contemporary wArts and all!!!