lunedì 27 settembre 2010

Kiki Smith, cinico femminismo o attenta osservazione della fragilità umana?

Nel suo lavoro Kiki Smith affronta tematiche quali l’identità, gli stereotipi sessuali e il corpo, manifestando al fianco di altre artiste degli anni ‘80-’90 la propria originale voce all’interno del movimento femminista. Il suo lavoro è forte e correlato con il tema della materialità del corpo, delle sue implicazioni sociali, della sua deperibilità e vulnerabilità. Un corpo femminile che viene usato, violentato, ferito e poi successivamente rimodellato in una visione poetica dell'attesa.
L'artista ha donato in questi giorni alla città di Colle di Vald'elsa "Color Still", un'opera che arricchirà l'UMoCA, Under Museum of Contemporary Art, spazio espositivo all'aperto, ubicato sotto gli archi del ponte di San Francesco,  inaugurato nel 2001 dall'artista cinese Cai Guo-Qiang. L'opera mette in scena fanciulle/sculture immobilizzate in una malinconica attesa che le sospende in un eterno domani che si colloca oltre il loro sguardo fisso al di là dell'arcata del ponte. A scaldare ed avvolgere questa attesa triviamo una molteplicità di lampadine in cristallo. La sera l'opera si illumina di un arcobaleno luminoso che crea un ponte con quello che si prospetta nel loro futuro.
Ne vale davvero la pena....