Ha aperto da soli due giorni e già è bersaglio di chiacchiere ed opinioni divergenti....
Si chiama VIP ART FAIR 2.0 ed è la prima fiera d'arte contemporanea on line.
In pratica le migliori gallerie del mondo pagano un gettone (abbastanza caro per il servizio reso!) ed hanno la possibilità di esporre le opere del proprio stand in diretta in tutto il mondo 24 ore su 24.
Sembra quasi un giochino virtuale di architettura, dove con un click crei il tuo stand virtuale (senza trasporti o montatori) e attendi che qualche collezionista interessato apra una trattativa via chat.
Sembra folle ma accade davvero.... si apre una finestra e qualcuno dall'altra parte del mondo ti chiede i dati per trasferirti il costo dell'opera che vuole acquisire....
Detta così sembra il pianeta delle giuggiole... in realtà in questi 7 giorni le gallerie chiedono al proprio personale turni alternati tra il giorno e la notte per poter comprire un arco totale di 24 ore.... un bel tour de force che però ti permette di relazionarti a super miliardari in pigiama e senza trucco... in pratica un sogno!
La noia però fa da protagonista quando per intere ore nessuno ti scrive una riga ma basta un solo click per fare risalire l'adrenalina a mille...
La delusione più grande è aver creduto fino al giorno precedente all'opening che al momento dell'accesso il tuo omino/donnina virtuale avrebbe potuto portare con sè un sacchettino dove mettere le opere più interessanti..... tutta una bufala, il sacchettino non c'era :(
Comunque è proprio vero che l'occasione fa l'uomo ladro e girando tra tutte queste gallerie la voglia di fare un piccolo business cresce....
Ecco cosa avrei messo nel mio sacchettino oggi.... se solo avessi potuto!
Mona Hatoum, Untitled (rack), 2011
Courtesy Alexander and Bonin, New York
Damien Hirst, S-Lactoylglutathione, 2011
Courtesy Gagosian Gallery, London / Hong Kong / Beverly Hills
Keith Haring, Retrospect, 1989
Courtesy Pace Prints, New York
Louise Bourgeois, Janus, 2008
Courtesy Serpentine Gallery, London
Ida Applebroog, Monalisa, 2009
Courtesy HAUSER & WIRTH, New York, London, Zurich
Elmgreen & Dragset, The Fruit of Knowledge, 2011
Courtesy Victoria Miro, London